PROTOURISM   GUIDED TOURS IN ROME english version

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IL CALENDARIO ROMANO

Il Calendario romano cambiò  diverse volte dalla Fondazione di Roma. All'inizio era un calendario lunare diviso in 10 mesi, con inizio alla luna piena di marzo,il 15, e tradizionalmente inventato da Romolo, il fondatore di Roma nel 753 AC.

I mesi all'epoca erano: Marzo primo mese dell’anno di 31 giorni, Aprile di 30 giorni, Maggio di 31 giorni, Giugno di 30 giorni, Quintile di 31 giorni, Sestile di 30 giorni, Settembre di 30 giorni, Ottobre di 31 giorni, Novembre di 30 giorni e Dicembre di 30 giorni. Perciò l'anno del calendario durava 304 giorni e c'erano circa 61 giorni di inverno che non trovavano posto nel calendario.

La prima riforma del calendario fu attribuita a Numa Pompilio, il secondo dei tradizionali sette Re di Roma che arrivò a 355 giorni anziche 365 dell'attuale calendario gregoriano cosi chiamato da papa Gregorio xv.

 Ma definitiva riforma fu voluta da Giulio Cesare: il calendario da lui introdotto nel 46 a.C. è chiamato calendario giuliano.

I Romani avevano il nome per tre giorni di ogni mese. Il primo giorno di ogni mese era detto delle Calende, da cui deriva il termine Calendario. Gli altri due giorni erano le None e le Idi. Questi due giorni erano mobili: in molti mesi cadevano il quinto ed il tredicesimo giorno, ma in Marzo, Maggio, Quintile e Ottobre, cadevano il settimo ed il quindicesimo giorno. Questo sistema era in origine basato sulle fasi della Luna e le Calende erano il giorno della Luna nuova,le None erano il giorno della mezza luna e le Idi erano il giorno della luna piena.

Il modo di indicare una data era molto differente da quello moderno. I Romani non contavano i giorni dall'inizio del mese, ma sottraendoli ai giorni mancanti per arrivare al primo dei 3 giorni con il nome. Inoltre,seguivano il principio del "tutto incluso" così per esempio il 2 settembre è considerato 4 giorni prima del 5 settembre, invece di 3.